Testa e cuore, come recita l’esultanza di Behrami sotto la curva laziale dopo il gol vittoria in pieno recupero. Testa e cuore per battere la Roma 3-2 e vincere il derby della capitale, un derby che poteva servire ai giallorossi per riaprire definitivamente il discorso scudetto e che invece concede un altro punto di vantaggio all’Inter, fermata sul pari a Genova, mentre la Lazio torna ad affacciarsi nelle zone alte della classifica e alimenta l’inseguimento ad un piazzamento Uefa.
Delio Rossi conferma le indiscrezioni della vigilia e schiera il tridente, con Pandev che galleggia fra le linee alle spalle di Rocchi e Bianchi; Kolarov rileva Radu, assente dell’ultimo minuto. Spalletti lascia in panchina Mancini e lancia dal primo minuto Vucinic, in stato di grazia nelle ultime uscite.
L’inizio di gara lascia subito intentravedere una Lazio arrembante, e probabilmente più in palla sul piano atletico. Dopo soli 3’ Doni calcola male una punizione di Kolarov da destra, la traiettoria scavalca il portiere romanista che, tornando sui suoi passi, riesce a toccare di quel tanto la palla per mandarla a sbattere sulla traversa.
Passa un buon quarto d’ora perchè la Roma riesca a prendere campo, e passata la burrasca Perrotta prova un colpo di testa che si spegne però a lato sotto l’occhio vigile di Ballotta. La gara si sblocca alla mezz’ora, quando Behrami prova a liberare l’area laziale ed il pallone sbatte sul corpo di Taddei, finendo nell’angolino basso alle spalle di Ballotta per il vantaggio romanista.
La Lazio reagisce e punta sul gioco a palla bassa in velocità, e prima dell’intervallo i biancocelesti ristabiliscono la parità grazie a Pandev, che appoggia in rete l’assist di Kolarov a conclusione di una splendida azione corale.
Nella ripresa il ritmo si fa subito infernale, e sale anche la cifra tecnica del match; Roma subito pericolosissima con Perrotta, che sull’assist di petto di Totti scarica il collo destro appena dentro l’area sfiorando il palo. La Lazio risponde con Pandev, che sull’assist da sinistra di Rocchi prova la girata mancina mettendo a lato.
Al 53’ i biancocelesti trovano un altro legno con Kolarov, che su punizione scheggia il palo alla sinistra di Doni, ed al 55’ passano; lo stesso Kolarov arriva sul fondo a sinistra e mette al centro, sul limite dell’area piccola Rolando Bianchi sembra in verità commettere fallo su Juan, entrambi i giocatori finiscono a terra e l’arbitro Morganti opta per il calcio di rigore con ammonizione per Juan. Sul dischetto si presenta Rocchi, che batte Doni e fa 2-1.
La reazione romanista è veemente, ed al 60’ arriva subito il pareggio; lunghissimo lancio di De Rossi per Vucinic, il montenegrino riesce a mettere giù di petto al limite dell’area ed a servire l’accorrente Totti, che con un tocco d’esterno libera Perrotta che di piatto destro sigla il gol del 2-2.
La gara resta palpitante, Rossi manda in campo Mutarelli (per De Silvestri) col compito di togliere spazio a Totti, Spalletti prova a dare linfa all’attacco con Giuly per Taddei. Poco dopo Mudingayi rileva l’esausto Dabo, mentre a Mancini dà il cambio a Vucinic.
Le squadre iniziano visibilmente a denunciare un po’ di stanchezza, la lucidità viene a mancare ma l’intensità della gara non ne risente. In pieno recupero la Lazio trova il gol vittoria con Behrami, che sfrutta la sponda di Mutarelli sul cross di Pandev e corre poi a raccogliere l’abbraccio della curva biancoceleste in delirio.
