Lazio, cresce il malumore: Lotito tace, ma Delio Rossi è in bilico. Behrami verso l'addio

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Francescoipp
view post Posted on 9/5/2008, 15:16




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Il giorno dopo la sconfitta con l'Inter nella semifinale di Coppa Italia all'Olimpico in casa Lazio regna il malumore, testimoniato anche dalle numerose telefonate anti-Lotito alle radio romane.

Nessuna spiegazione da parte della società o da parte dei giocatori, ancora in pieno regime di silenzio stampa imposto dal presidente. Il presidente Claudio Lotito è furibondo per ciò che è successo e per come è accaduto: si aspettava di vedere un altro tipo di partita il patron biancoceleste ed è rimasto deluso. Anche per questo ha lasciato lo stadio subito dopo il gol di Cruz. Cosa, questa, che i tifosi non hanno gradito affatto e l'hanno contestato duramente mentre lasciava l'Olimpico scuro in volto.

Si dimette Persichetti. Lotito per ora non vuole parlare, forse anche perché correrebbe il rischio di dire cose che potrebbero lasciare il segno. In società, poi, ci sono tante cose da definire, anche perché oggi si è dimesso Giampiero Persichetti, segretario generale del club biancoceleste già presente quando Lotito era diventato presidente nell'estate del 2004. La ragione della decisione va ricercata nel desiderio di nuove esperienze lavorative dell'ormai ex dirigente della Lazio. Quelle di Persichetti potrebbero non essere le sole dimissioni. Non è escluso, infatti, che Walter Sabatini lo segua nelle prossime ore. Il ds si era già dimesso subito dopo la negativa campagna acquisti estiva per poi tornare sui suoi passi.

Lotito è arrabbiato con i giocatori e potrebbe decidere di fare una "rivoluzione", che riguarderebbe anche Delio Rossi, il quale sa perfettamente di essere a rischio. Non lo dice apertamente, ma sa bene che può perdere la panchina della Lazio, nonostante l'anno di contratto che ancora lo lega al club. Il fatto che la squadra sia a 40 punti in classifica, mostrando diversi problemi di tenuta fisica, tecnica e di gioco, non testimonia a favore di Rossi. C'è poi altro, come problemi legati allo spogliatoio che potrebbero essere decisivi.

Le riflessioni che sta facendo la società sono diverse, anche se sul tecnico si deciderà alla fine della stagione. Intanto continuano a circolare i nomi di Zico e Colantuono. Lotito desiderebbe che la Lazio si staccasse da quella posizione così lontana dalla testa della classifica e che poco «compete alla Lazio». Ma non sarà affatto semplice rimotivare un gruppo che già nelle ultime prestazioni in campionato è stato piuttosto deludente.

Il compito di Delio Rossi appare quindi difficile e qualcosa avrà capito anche lui stesso, parlando oggi con la squadra prima dell'allenamento: volti scuri e poca voglia di parlare da parte di tutti, anche se c'è la consapevolezza di dover chiudere la stagione con uno scatto d'orgoglio. Parecchio si deciderà da qui alla fine del campionato, di sicuro se gli attuali giocatori della Lazio vogliono rimanere in biancoceleste dovranno tirare fuori cuore e grinta, e mostrare quel gioco che latita da troppo tempo.

Behrami verso l'addio. Intanto tra Valon Behrami e la Lazio si va verso il divorzio. L'incontro decisivo per il prolungamento del contratto del giocatore (in scadenza a giugno 2010) si è concluso con una fumata nera: il presidente Lotito e Alessandro Beltrami, agente dell'esterno svizzero, non hanno trovato l'accordo. Il massimo dirigente biancoceleste è rimasto fermo sulla cifra di 750mila euro annui per le stagioni 2010-11 e 2011-12, ma l'entourage del giocatore l'ha ritenuta insufficiente. Behrami può liberarsi a fine stagione, avvalendosi dell'articolo 17 della Fifa, pagando una penale di 1,8 milioni di euro e trasferirsi in un club estero. E questa è l'intenzione del numero 85 della Lazio, che dopo cinque anni in Italia vuole provare un'esperienza diversa. Lotito ha offerto la disponibilità a mettere il giocatore sul mercato a patto che la cessione frutti almeno dieci milioni di euro.
 
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