| Ancora nessuna novità sul fronte Pisa Calcio dopo quello che è stato il classico fulmine a cielo sereno abbattutosi martedì scorso, ossia la decisione del presidente Covarelli di abbandonare la società nerazzurra per acquistare il Perugia, la squadra della sua città.
A dir la verità le voci circolavano da diverso tempo, così come da almeno due anni alcuni ambienti del capoluogo umbro spingevano affinché l’imprenditore edile accettasse di rilevare i grifoni, ma fino a quel momento non se ne era fatto di niente. Quello che sorprende è che meno di una settimana fa amministrazione comunale pisana e proprietà nerazzurra si erano incontrate con quest’ultima che aveva dato ampie garanzie circa la volontà di proseguire l’avventura calcistica.
Invece tre giorni fa l’inaspettato cambiamento di programma: conferenza stampa di Covarelli con testuali parole: “Compro il Perugia”, a cui aggiunge frasi rassicuranti sul destino del Pisa: “Non sarà abbandonato al suo destino, ma andrà avanti regolarmente”. Insomma l’iscrizione alla B edizione 2008/09 non è a rischio. Ma perché questa scelta? “Mi permetterà di fare certe cose in maniera più agevole con una maggiore disponibilità a livello imprenditoriale e non solo. Si tratta di una scelta di vita basata su aspetti familiari ed affettivi”. In base a questa situazione, i tifosi legittimamente si chiedono quale tipo di campionato intende fare la squadra. Covarelli risponde anche su questo: ”Punterà ad una stagione di transizione e all’allestimento di un gruppo giovane e competitivo. Anche il mercato riprenderà il suo normale corso”.
Meno ottimista in merito il ds Petrachi (da pochi giorni messo nella lista del Livorno se Ceravolo non dovesse accettare), il quale parla esplicitamente di una rosa fatta in larghissima parte di giovani e giovanissimi, con numerosi elementi della formazione Primavera. Non solo: a questo punto delle cose mancano anche i soldi per il riscatto di Kutuzov dal Parma (750mila euro). Ergo: dal momento che la situazione economica non sembra florida (si parla di un buco di 4 milioni) il Pisa sarà costretto a cedere i suoi pezzi migliori quali Morello (Parma?), D’Anna (Chievo?), Trevisan, Genevier e Castillo.
Il nodo principale, però, in questo momento è sapere chi sarà il successore dell’imprenditore perugino. In città si sta facendo di tutto per convincere il suo ex socio (anch’egli imprenditore edile) Andrea Bulgarella a rilevare l’intero pacchetto societario. Ex socio dicevamo. Già, perché Bulgarella era entrato nel Consiglio di Amministrazione pisano acquisendo a dicembre 2007 il 51,48% delle azioni per poi farsi liquidare ad aprile dallo stesso Covarelli per una cifra compresa tra i 6 ed i 7 milioni di euro. Interpellato in merito, l’uomo d’affari siciliano (recentemente tirato in ballo tra i nomi della celebre cordata interessata a comprare il Livorno), non solo ha smentito, ma ha affidato ad un comunicato stampa dichiarazioni inequivocabili in cui si parla di mancanza di interesse ad acquistare il Pisa Calcio.
Insomma non c’è pace sotto la Torre. Dieci giorni fa grandi festeggiamenti all’Arena Anconetani dopo il grande campionato svolto, oggi col cielo pieno di nuvole che, al momento, non sembrano promettere granché di buono. Mandare al macero tutto quanto dopo 15 anni di sofferenze sarebbe un peccato mortale.
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