| Sappiamo bene che l'importante è vincere, non partecipare. Se una formazione non prende parte al Campionato, però, difficilmente riuscirà a sollevare qualche trofeo nella stagione successiva. Per i tifosi, quindi, cominciano le prime settimane di passione, durante la pausa estiva, per sapere se le proprie squadre del cuore saranno ai nastri di partenza.
L'iter comincerà il 27 giugno, tra pochi giorni e si concluderà il 18 luglio quando il Consiglio Federale deciderà l'ammissione ai campionati. In mezzo un calendario fitto di appuntamenti, non contro avversari in campo, ma contro il rigore delle norme fiscali. Per alcuni questo tipo di rivale potrebbe rivelarsi davvero ostico.
Intanto il Presidente della neonata Lega Pro, Mario Macalli, ha reso noto che, dal prossimo anno, 18 formazioni dell'ex Serie C1, l'attuale Prima Divisione, prenderanno parte alla Tim Cup ed avranno la possibilità di sfidare le formazioni di Serie B e di Serie A. Il modello inglese è stato preso come punto di riferimento. Quali saranno le fortunate che avranno l'onore di prendere parte a questa competizione?
Macalli dovrebbe innanzitutto premiare le sei società che hanno partecipato ai playoff per la promozione in cadetteria, ovvero la Cremonese, il Crotone, il Foggia, il Foligno, il Perugia ed il Taranto. A queste si dovrebbero aggiungere le quattro retrocesse dalla serie B (Avellino, Cesena, Ravenna e Spezia).
Potrebbero, poi, essere premiate le sei formazioni che hanno conquistato la promozione dalla C2. Si tratta di Benevento, Carpenedolo, Lumezzane, Real Marcianise, Portogruaro e Reggiana.
Gli ultimi due posti potrebbero essere infine assegnati a Padova e Arezzo (che ha prevalso sul Pescara nella classifica avulsa). in qualità di seste classificate, ovvero ad un passo dai playoff. Anche il blasone, però, potrebbe avere il suo peso. L'Hellas Verona, ad esempio, vanta una media di oltre 11mila spettatori a partita nel campionato appena concluso.
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