IL MONGY-PENSIERO 4

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Mauro13994
view post Posted on 29/7/2008, 18:04




Stavolta è un mio pensiero che Mino Fuccillo ha interpretato


LA LEZIONE DI PRADE'


MINO FUCCILLO *

Ex malo bonus oppure consoliamoci con l’ aglietto? Applicheremo al caso Mutu la sapienza romana o la saggezza romanesca? Qui, adesso e subito bisogna scegliere, troppo facile aspettare il come va a finire la campagna acquisti per pronunciarsi. Troppo facile e in fondo neanche tanto “scientifico” rimandare il giudizio e l’umore al peso del nome che verrà in giallorosso al posto di quello del rumeno. Una vera contro prova non ci sarà mai: nel laboratorio dei fatti non potremo mai osservare in contemporanea quel che in campo farà il nome che ancora non c’è e quello che avrebbe potuto in teoria fare il nome che non c’è più. Quindi da una cosa andata a male spuntano benefici ed opportunità oppure possiamo solo far più o meno finta di accontentarci di quel che passerà il convento? Rischio, scelgo: ex malo bonus. Il primo “bonus” che ho visto e che per ora mi basta è l’aver saputo di una società seria, perfino inaspettatamente seria. Non sembrava neanche un dirigente del calcio italiota quel Daniele Pradè che ho visto e sentito l’altra sera in tv. Una serena e precisa ricostruzione dei fatti, un tono pacato ed elegante, una professionalità esibita senza far teatro o sceneggiata. Dunque, la Fiorentina disposta a cedere il giocatore, al punto che fissa la cifra. La Roma che ci pensa e alla cifra ci arriva, i contratti già pronti, la Fiorentina che legittimamente ci ripensa ma, furbetta, nasconde la mano dopo aver lanciato il sasso. E una Roma che opera sul mercato come un’azienda affidabile, rispettabile, lasciando agli altri i ruoli del magliaro e del prestigiatore. Non so quanto tutti i tifosi se ne rendano conto, ma anche questo è capitale sociale. Non so se è un lusso la signorilità nel mondo del calcio. Forse sì, per moltissimi sì. Però è un lusso che mi piace. Io tifoso dai direttori sportivi e affini che abitano il pianeta calcio mi aspetto che facciano la mia squadra forte, difficilmente però mi identifico con il loro stare al mondo, intessuto di spacconerie e maneggi. Insomma gli verserei un abbonamento ma non ci andrei a cena. Con quel Pradè ci andrei invece a cena volentieri, sicuro che nessuno dei due si sentirebbe a disagio. So che Pradè mi comprerà un esterno o una punta o forse tutti e due. Per ora ha messo in squadra qualcosa che porta scritto sul retro della maglia “composta dignità”. A suo modo gioca anche lei, mi fa piacere che giochi per questa stagione nella Roma.
Se il primo “bonus” è certo, il secondo è opinabile, eppure mi sembra, solo sembra per carità, di intravedere anche quello. Mutu gioca bene al calcio, conosce bene il campionato italiano, avrebbe funzionato bene nella Roma. Però per un po’ e non sempre. Per un po’, perché ha 30 anni. Non sempre, perché un campionato di fila ad altissimi livelli non l’ha mai fatto. Partite bellissime e anche tante le ha giocate, bastava certo. Ma non avanzava. Mutu insomma era quel che ci voleva quest’anno ma non era un affare. Io credo che con venti milioni in Spagna, Germania o Inghilterra ci siano giocatori che costituiscono migliore affare sia calcistico che economico.
 
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