MERCATO BLUCERCHIATO

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Mauro13994
view post Posted on 31/7/2008, 17:09




UFFICIALE: la Sampdoria prende un giovane norvegese
31.07.2008 17.48 di Fabrizio Zorzoli articolo letto 533 volte
La Sampdoria prosegue nella campagna di rafforzamento basata sull'acquisto di giovani interessanti. Dopo Fornaroli, è stato infatti ingaggiato il centrocampista Anders Kondrasen (18), dalla squadra norvegese del Bodø/Glimt, che nella giornata odierna ha dato l'annuncio dell'operazione.
 
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Mauro13994
view post Posted on 22/8/2008, 09:11




Versione inglese

Il Secolo XIX - Sampdoria, Bellucci: "Torno presto"
21.08.2008 09.00 di Fabrizio Zorzoli articolo letto 2690 volte
«Tutto bene». Primo pomeriggio di ieri, le parole del professor Martens erano proprio quelle che Claudio Bellucci aspettava. «Tutto bene, adesso si può forzare». Poco dopo le 15, l'attaccante della Sampdoria, con in testa l'esito festoso dell'ultima visita medica, a distanza di tre mesi e cinque giorni dall'operazione per la ricostruzione del tendine d'Achille, è ripartito da Anversa alla volta dell'Italia. Viaggio di andata e ritorno in giornata, perché stasera bisogna essere a Marassi: c'è la presentazione della Sampdoria.
Un'estate passata tra macchinari e dolore, per cercare di rimettere a posto la gamba infortunata, non gli hanno tolto il buonumore. Del resto, lui il sorriso cerca di non perderlo nei momenti bui, figuriamoci adesso che sta per tornare il sereno. «Non mi voglio sbilanciare – dice Bellucci – perché un conto è un menisco, un conto è un'operazione al tendine d'Achille. Però spero di perdere meno partite possibili. Una mano me l'ha data l'estate, un'altra me la darà la sosta di campionato prevista dopo la prima giornata. Non lo so, non mi sono immaginato una giornata per il rientro, sono scaramantico. Però, a fine settembre…». Alla Sampdoria lo aspettano tutti: i compagni, il direttore generale Marotta, l'allenatore Mazzarri che lo cita in continuazione, anche dopo la bellissima prestazione di Siena. «Non dimentichiamo che ci manca Bellucci, che per noi è un giocatore fondamentale…». Un ritornello, tanto caro al numero 11. «Non è per fare il ruffiano – dice Bellucci – ma Mazzarri è stato uno di quelli, uno dei tanti, devo dire, che mi è stato più dietro. Da papà non lo posso dire sennò finisce che s'incazza; da fratello maggiore. Avere tante telefonate, tanto interessamento ti dà quello stimolo in più che diventa fondamentale per cercare di tornare prima possibile».

Perciò Bellucci non si è fatto sconti. Pochi giorni di vacanza al mare, qualche gita in giornata, altrimenti a lavorare a Bologna per rimettersi in sesto. «Sono riuscito a stare un po' con la mia famiglia, cosa che non riesco a fare quasi mai. Non mia moglie e i miei figli, loro sono sempre con me, dico i miei genitori e mia sorella. Poi ho curato qualche mio hobby». Tra questi, il motociclismo. «Sì, sono molto amico di Valentino Rossi e l'ho seguito in tre gare. Sono stato a Donington, al Mugello e a Brno. Con quello che Vale sta facendo, è stato ancora più bello». Poi le Olimpiadi: «Ho seguito un po' tutto, di più qualche caso patologico alla Phelps, Bolt, o l' Argentina di calcio». Non male i sudamericani? «Sembra di essere al circo. Ci sono Aguero, Messi e Riquelme che fanno cose fantastiche».

Tra poco sarà il turno di Bellucci, lui non vede l'ora. «Mi stanno per ridare quella cosa rotonda». La palla è come una droga, quasi per qualsiasi maschio, figuriamoci per uno come Bellucci che, non solo la utilizza quotidianamente per mestiere, ma fa con lei quel che tutti sognano di fare: la butta in rete. E adesso il capocannoniere della Sampdoria nella scorsa stagione (12 reti) si prepara a tornare in campo. «Voglio bruciare le tappe e sono contento che tutto sia andato per il meglio, anche più in fretta dei tempi che erano stati preventivati. Voglio anche essere prudente. Chiederò di giocare quando sarò veramente pronto. Anche perché di infortuni, mi sono quasi rotto...».

Quella scorsa, per Bellucci, è stata una stagione a due facce: la più ricca di soddisfazioni e la più ricca di malanni. Prima il menisco, col recupero record, poi il tendine d'Achille. Ora non può che augurarsi di vivere solo la parte buona, per sentire sempre il coro che ama di più: «Bello, bello Bellucci…». Stasera, per la presentazione, non pretende colonne sonore particolari: «Lasciamo parlare la gradinata…»

 
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