| Il Napoli non sa piu' vincere. Non lo fa da tre mesi, ben 13 partite tra sconfitte e pareggi. Oggi lo 0-0 interno contro l'Atalanta e' come una partita persa perche' dal punto di vista del gioco gli azzurri peggio non potevano fare. Molto meglio l'Atalanta, nulla di particolare, ma se la squadra di Del Neri avesse creduto nella vittoria l'impressione e' che avrebbe potuto tranquillamente portare l'intera posta in palio. Prima di cominciare il minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Sugli spalti anche gli striscioni dei tifosi azzurri, alcuni di loro contrari al campionato che non si e' fermato. Donadoni vuole la prima vittoria della sua avventura napoletana, dopo i tre pareggi in altrettante partite e schiera la coppia d'attacco Lavezzi-Zalayeta. Del Neri risponde con il 4-4-2, non c'e' capitan Doni nell'11 titolare, al fianco di Floccari c'e' Plasmati, Valdes e Padoin sono gli esterni di centrocampo. Atalanta solida e ben messa in campo, il gioco dei nerazzurri e' fluido, quello del Napoli e' affidato alle iniziative di Lavezzi e Mannini. Crea qualcosa in piu' l'Atalanta. Floccari ci prova all'8' con un destro dalla distanza e, al 28', con una bella iniziativa che gli consente di entrare in area, debole e centrale, pero', il suo tiro. Si fanno vedere anche Padoin e Plasmati, ma lo 0-0 e' la logica conclusione di un primo tempo per nulla esaltante. Nella ripresa al 10' Donadoni toglie un irriconoscibile Hamsik e inserisce Datolo. La mossa, pero', non produce gli effetti sperati. Napoli inesistente in avanti, l'Atalanta fa qualcosa in piu' e Del Neri prova a vincerla la partita: a meta' ripresa fuori Valdes e Plasmati, dentro Defendi e Doni. Il peso e la classe dell'ex doriano si sentono, e' lui che al 29' si libera alla grande e che di destro sfiora il palo. Brutto Napoli, l'Atalanta ha il torto di non crederci piu' di tanto. Finisce 0-0 e tra i fischi, comprensibilissimi, del San Paolo.
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